Allenamento Funzionale

ALLENAMENTO FUNZIONALE – LIFEGUARD FUNCTIONAL TRAINING

MENTALMENTE DOTATI

Il presente progetto “Lifeguard Functional Training – Mentalmente dotati” è stato ideato per la categoria dei bagnini al fine di migliorare le capacità e le potenzialità psico-fisiche degli stessi. La modalità di allenamento deve essere programmata in base alla tipologia di stress fisico e psichico richiesto dal lavoro del bagnino di salvataggio.
Quest’ ultimo, infatti, deve possedere le conoscenze (intese come assimilazioni di informazioni attraverso l’ apprendimento) e abilità (capacità di applicare conoscenze e di utilizzare il KNOW-HOW per portare a termine compiti e risolvere problemi). Per apprendimento, infatti, si intende l’ insieme delle conoscenze (sapere) acquisite e delle abilità ad esse connesse (saper fare). Ciò, però, non è sufficiente; bisogna coltivare, allenare, sviluppare e promuovere le COMPETENZE (FUNZIONE) intese come compravate capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali, metodologiche, psichiche e fisiche appropriate al contesto. Da qui la capacità di agire in modo adeguato (AZIONE) adattando comportamenti in base alle situazioni che via via si presentano.

Allenamento funzionale – Lifeguard functional training (azione+funzione)

Si tratta, infatti, di quelle attività definite di salvataggio; in esse si registra equilibrio fra funzione azioni ed intervento del bagnino di salvataggio.
Secondo i fisiologi (Dal Monte) si tratta di “attività di impegno aerobico -anaerobico alternato” richiedenti anche “estrema destrezza, con notevole impegno muscolare”.
Sono lavori a carattere “non ciclico” (Rudik) in cui cioè non si ripetono gesti sempre uguali, come per esempio succede nella corsa, nella pesistica, nel ciclismo e nel nuoto.                                                                                                                                    Gli esercizi sono basati su sensazioni propriocettive, con la determinazione di rapporti spazio-temporali. Sono, inoltre, “lavori di situazione” in quanto stimolano una spiccata attività neuro-psichica e presuppongono un’ottima preparazione fisica (forza, resistenza, elasticità muscolare, flessibilità e scioltezza articolare, coordinazione ed abilità motoria, rapidità di reazione) del bagnino.  Fondamentale è, ovviamente, il tempismo che consiste nella capacità di saper scegliere, nelle diverse situazioni ed in tempi rapidi, i metodi più favorevoli per intervenire. In queste attività, è determinante il“grado di preparazione psicologica”.    Il sistema nervoso possiede analizzatori che servono a raccogliere informazioni; questi si dividono in analizzatori di tipo esterocettivo e di tipo propriocettivo.

Gli analizzatori di tipo esterocettivo sono: acustico, tattile, visivo, quest’ultimo importantissimo per le attività di situazione.
Gli analizzatori di tipo propriocettivo invece sono: il sistema vestibolare (equilibrio) e il sistema cinestesico (fusi, organi tendinei del Golgi, propriocettori articolari).
Funzione degli analizzatori è quella di darci una rappresentazione totale del nostro sé dal punto di vista spaziale e temporale.
Quando gli analizzatori ricevono delle informazioni, il sistema nervoso li elabora e, se necessario, formula un programma d’azione di risposta.
Quindi il sistema nervoso organizza il programma del movimento, invia gli stimoli per la sua esecuzione, lo controlla continuamente e lo sanziona alla fine.
L’apparato locomotore si muove perché gli vengono inviati una serie di comandi circa le azioni che devono essere compiute.

ABILITA’ APERTE

Per definizione con “abilità aperte” (dove abilità sta per atto motorio), intendiamo gesti che sono eseguiti in ambiente variabile; la variabilità può essere data anche dal proprio partner che fa “richiami, spostamenti…”. Tutte le operazioni mentali del bagnino devono essere talmente veloci da consentire risposte efficaci, tempestive ed adeguate.
Per analizzare come opera il sistema nervoso lo si può suddividere in blocchi:

1. Nel primo blocco si trova l’attività degli analizzatori che consiste nella percezione e nell’analisi.
Nel salvamento si percepisce e si analizza il movimento dei bagnanti; dati scientifici confermano che il
tempo fisiologico, non modificabile, che trascorre dalla visione alla ricezione dello stimolo, è di 50 millesimi di secondo.

2. Nel secondo blocco si ha l’interazione con la memoria: in questa fase lo stimolo viene confrontato con le relative informazioni            presenti in memoria.

3. Infine troviamo i processi decisionali veri e propri.

Nella memoria a lungo termine del bagnino sono immagazzinate le conoscenze specifiche apprese in allenamento. Queste conoscenze possono essere ben organizzate in mappe, consentendo una ricerca rapida, quasi automatizzata; oppure non organizzate, in maniera definita abitualmente “a macchia di leopardo”.
Nel primo caso le vie utilizzate per la ricerca della risposta ad un dato stimolo sono razionali e rapide mentre nel secondo caso la ricerca risulta confusa poiché non esistono vie razionali e preferenziali per la ricerca della risposta.
Essendo le azioni del bagnino estremamente veloci ed essendo il tempo di reazione semplice (cioè quello intercorrente tra l’elaborazione dell’informazione e la decisione) di circa 150-200 millesimi di secondo, la razionale organizzazione della memoria è fondamentale in quanto circa la metà del tempo di reazione complessivo è impiegato per scegliere la risposta opportuna.              In questa fase, che si chiama appunto della “pre-azione”, prima ancora di iniziare a muoversi sono svolte diverse operazioni.        È quel tempo che passa dal momento in cui si è percepito lo stimolo al momento in cui incomincia il movimento di risposta. Questo tempo deve essere il più breve possibile, pena l’inadeguatezza delle risposte rispetto allo scopo che ci si è prefissati.

Bisogna poi decidere cosa fare dello stimolo in arrivo: è il blocco della cosiddetta “presa di decisione”. Questo momento è importante perché rappresenta la capacità umana di darsi uno scopo ancor prima di iniziare ad operare per conseguirlo. La rappresentazione mentale è allora il futuro necessario, la capacità di prevedere ciò che potrebbe accadere.
A differenza della fase percezione-analisi, il tempo della fase elaborazione-decisione è un tempo sul quale si può intervenire e quindi deve essere reso il più breve possibile. Per fare questo, dobbiamo preliminarmente verificare come, all’interno della memoria del bagnino, siano organizzate le cosiddette abilità tecnico- tattiche, in quanto, se all’interno della memoria c’è disordine nell’organizzazione delle abilità e quindi delle conoscenze, passerà molto tempo fra l’elaborazione e la decisione e di conseguenza sarà ritardato anche il tempo d’inizio dell’azione di risposta. Se poi nella memoria esistono addirittura lacune, non c’è possibilità di risposte efficaci in tempi utili.
“Il punto centrale del discorso è quindi l’organizzazione della conoscenza nella memoria del bagnino”.
Quando si parla di “memoria” nello sport, ci si riferisce alla caratteristica di riconoscere un gesto: si
tratta allora della “memoria visiva”.
Il gesto deve però essere riconosciuto appena nasce e bisogna capire immediatamente di che cosa si tratta in modo da rispondere in tempo utile.

La memoria visiva risolve la prima parte del problema, poi bisogna operare concretamente, e saranno allora d’importanza fondamentale la memoria dell’analizzatore vestibolare, la capacità di utilizzare le informazioni relative a quella determinata azione, e la memoria cinestesica che regola le contrazioni muscolari.
Quindi, parlando di memoria, non parliamo di “tecnica pura”, bensì di “tecnica inserita nel contesto situazionale”del bagnino.
A questo punto, perché l’azione di risposta sia efficace, non è sufficiente che risulti corretta la scelta della risposta, ma è necessaria anche la rapidità d’azione, condizionata dalla capacità condizionale (forza rapida) e dalla capacità intermedia (mobilità articolare).
Il “sistema di controllo” consente poi di verificare che, istante per istante, l’azione programmata e quella che si sta eseguendo, siano adeguate alla situazione. Nel far questo è anche possibile che l’azione venga modificata o interrotta qualora non risulti più adatta alla situazione concreta.
L’azione che si compie è, di conseguenza, legata alle proprie capacità di regolazione delle contrazioni, ampiezza di movimenti e velocità (propriocezione), le quali devono adattarsi alle informazioni relative allo spazio ed al tempo (esterocezione).

CONCLUSIONI

Il presente progetto “Allenamento funzionale – Lifeguard Functional Training – Mentalmente dotati” è stato ideato per la categoria dei bagnini al fine di migliorare le capacità e le potenzialità psico-fisiche degli stessi. Molti sottovalutano la preparazione che c’è dietro questo lavoro, apparentemente piacevole e poco impegnativo.
In realtà, per poter effettuare attività di salvamento adeguate, bisogna reagire in modo repentino, idoneo e consapevole alle diverse situazioni che possono verificarsi, sia in mare che a terra; per far ciò è necessario avere una preparazione non solo fisica ma anche mentale.
Innanzitutto bisogna conoscere le norme di comportamento e le tecniche specifiche da utilizzare nelle varie situazioni per non incorrere in spiacevoli conseguenze per se stessi e per gli altri; successivamente bisogna avere un attenzione sempre vigile sia a livello visivo che uditivo.
Detto ciò, siamo solo all’inizio del percorso in quanto, a questo punto, bisogna saper intervenire in caso di emergenza; è qui che subentrano una serie di prerequisiti e capacità che il sottoscritto intende promuovere e sviluppare nei futuri bagnini e in chiunque sia coinvolto in attività di salvamento.

Gli obiettivi da raggiungere sono molteplici e ambiziosi, ma sicuramente efficienti ed efficaci:

– incrementare l’attivazione nervosa,

– favorire la sinergia tra catene muscolari inferiori e superiori;

– incrementare la forza, l’endurance, la forza resistente;

– sviluppare la capacità di lavoro e il sistema cardio-vascolare;

– migliorare il rapporto fra azione (salvataggio) funzione (essere competenti mentalmente e fisicamente) del bagnino.

Tutto ciò sopra esposto è previsto per un primo livello di preparazione, al quale possono seguire ulteriori step di perfezionamento dove se ne renda necessario e dove ciò sia possibile.

https://youtu.be/XWgehYSKvdk

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