Coronavirus: Operazione bagno sicuro.

Il distanziamento va mantenuto anche in acqua perché il contagio può avvenire attraverso l’aria espirata. In mare il virus ce lo porta l’uomo ma si disperde facilmente in quanto le capacità infettanti in acqua sono estremamente ridotte.

Allora quali sono le accortezze da mantenere per godere, anche questa estate, di un bagno in tutta sicurezza?

Riportiamo qui di seguito alcune riflessioni pubblicate su “Il Corriere della Sera” on line il 23 aprile 2020.

L’estate è dietro l’angolo e con essa la voglia di godere di un bagno ristoratore. Con l’emergenza in corso, la prossima estate, si potrà fare il bagno in sicurezza? E cosa succederà se dopo una banale immersione dovremo soffiarci il naso?

Il Ministero della Salute, in collaborazione con l’ISS e con la consulenza della Società Nazionale di Salvamento stanno studiando una strategia ragionata per le attività balneari con regole che saranno poi oggetto di Decreti del governo.

Va innanzitutto detto che il mare non è di per sé contaminato dal Coronavirus. Se tracce di Covid si trovano in mare è perché lo porta l’uomo, ma la concentrazione è bassa in quanto le capacità infettanti del mare sono estremamente ridotte.

In mare aperto quindi, così come lungo i litorali non adiacenti a sversamenti, il bagno è sicuro.

«Il virus è infatti presente a livello critico solo nelle aree marine adiacenti allo sversamento e nelle acque reflue di scarichi organici a causa della trasmissione fecale, proprio come succede per altri virus e batteri» spiega Alfredo Rossi, medico e direttore sanitario della Società Nazionale di Salvamento.
Questo vuol dire che si può fare il bagno in tranquillità, ma attenzione a evitare queste zone «pericolose» in genere ben visibili e segnalate

Ma quali sono le regole da adottare quando nuotiamo?

«In acqua la trasmissione virale da un individuo portatore a uno sano non avviene attraverso l’acqua stessa – continua il Dott. Rossi – ma attraverso l’aria espirata e il contatto umano qualora i due nuotatori si trovassero troppo vicini.

Una persona infetta infatti può rilasciare il virus nella fase espiratoria mentre nuota. Ma è molto probabile che il virus non sopravviva perché la carica virale si disperde velocemente grazie anche all’azione delle correnti, dei raggi ultravioletti e grazie alla salinità dell’acqua che crea per il virus un ambiente sfavorevole. Il mare ha un potere auto depurante enorme». Continuiamo quindi a mantenere le distanze anche in mare, per evitare il contagio esattamente come accade fuori dall’acqua attraverso tosse, starnuti e respirazione ravvicinata.

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