Spiagge Libere e Coronavirus: Ecco come saranno organizzate.

E’ finalmente operativo il disciplinare predisposto per le Aree di libera balneazione predisposte da ciascun Comune inerente la gestione della balneazione per le spiagge libere e le scogliere sia naturali che artificiali aperte al libero uso ed al transito pedonale.

Il piano delle Aree di libera balneazione è corredato da un apposito disciplinare gestionale che determina i comportamenti ammessi e quelli vietati, ed è adottato, per la durata della stagione balneare.

Il piano delle spiagge sarà riassunto nelle sue linee generali in appositi cartelli monitori posizionati lungo le vie di accesso al mare, cui andranno ad aggiungersi quelli della normale cartellonistica della spiaggia, che a sua volta indica i pericoli ed i divieti ordinariamente previsti e quelli specifici scaturenti dalla contingente situazione di allerta sanitaria in atto in relazione alla nota pandemia.

In ogni caso nel Piano dovranno essere riconfermati o comunque introdotti i sottonotati divieti:

  1. non sono ammessi assembramenti di alcun genere, con limitazione a 5 componenti per i gruppi presenti sulla spiaggia o in zona di balneazione e ad una distanza circolare di almeno 3 (tre) metri tra i diversi gruppi;
  2. non sono ammessi giochi che possano provocare spostamenti delle persone tali da ridurre la distanza interpersonale tra i vari gruppi;
  3. I giochi che prevedono l’uso del pallone, sotto ogni forma e modalità, sono comunque proibiti;
  4. dovrà essere vietato il commercio itinerante al fine di evitare assembramenti prima e durante la somministrazione o la vendita dei prodotti;
  5. nella cartellonistica che disciplina l’utilizzazione del lido, i pericoli ed i divieti, dovrà essere chiaramente indicato che ci si trova in presenza di aree pubbliche in cui la balneazione potrà ritenersi sicura soltanto nelle ore ed alle condizioni fissate nel piano stesso;
  6. sarà prevista limitazione dell’accesso alla spiaggia in orario eccedente quello riservato alla balneazione (quindi divieto dalle ore 20.00 alle 07.00).

Per quanto riguarda il Servizio di salvamento e controllo, esso potrà essere gestito dal Comune o da impresa specializzata.

Il piano di sorveglianza e salvataggio sarà organizzato individuando uno o più punti bagno dove sarà possibile fare il bagno in sicurezza, nei casi eventualmente stabiliti dal Piano delle aree di libera balneazione come di seguito specificato.

Il servizio collettivo di salvataggio organizzato per settori di sorveglianza per le spiagge assentite in concessione a privati, per le spiagge libere o promiscue (privato-pubbliche) dovrà essere approntato caso per caso, tenendo conto della situazione logistica e delle risorse a disposizione.

Il “team” incaricato della elaborazione del piano potrà avvalersi del contributo delle Associazioni di salvamento riconosciute.

Il servizio collettivo può essere gestito dai titolari di strutture balneari e/o ricettive, direttamente costituite in consorzio oppure in regime di affidamento ad imprese che abbiano come oggetto sociale lo svolgimento di attività finalizzate alla sicurezza della balneazione.

I bagnini – debitamente formati in materia  di sicurezza della balneazione, di contenimento  dell’ infezione  virale – hanno il compito di vigilare per il rispetto dell’Ordinanza di sicurezza balneare e delle altre norme emanate dalle Autorità competenti.

 

Spiagge libere non controllate

Il Comune dovrà garantire il rispetto delle norme di contrasto alla diffusione dell’epidemia in corso (distanze e limiti di affollamento) e l’accessibilità dei mezzi di soccorso.  Può avvalersi del contributo di associazioni di volontariato.

Spiagge vietate

Sulle spiagge vietate è ammesso il solo transito pedonale senza possibilità di sosta o di deposito sull’arenile di proprie attrezzature balneari o di propri effetti personali.

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