Sono in arrivo le regole per la balneazione dell’estate 2020: entro la fine della settimana il Governo le discuterà con i gestori per mettere a punto le linee guida che consentiranno agli italiani di andare al mare.
Misure rigide, ma necessarie che comporteranno una rivisitazione degli spazi a disposizione e l’invenzione di nuove soluzioni per ottimizzare al meglio e cercare di far ripartire la stagione balneare.
Tra le file di sdraio e lettini dovrà esserci una distanza di 5 metri, tra gli ombrelloni bisognerà invece prevedere 4 metri e mezzo: così sarà la spiaggia immaginata dagli scienziati al tempo del coronavirus.
Non mancheranno i controlli anche sulle spiagge libere.
Sembrano tramontati l’utilizzo di separatori in plexiglass per evitare l’effetto serra.
Verranno create delle isole dove ognuno potrà sistemarsi con sdraio e lettini. Niente asciugamano sulla sabbia e sarà compito del gestore decidere se decidere se consentire ai clienti di rimanere tutto il giorno o se invece prevedere un doppio turno.
Certamente non ci potranno essere file agli ingressi e quindi si privilegeranno gli abbonamenti oppure le prenotazioni via Internet o telefono.
Non sarà consentito alcun tipo di assembramento nè sulle spiagge libere, nè sugli scogli e dunque anche in questo caso si dovrà mantenere la distanza. Alcune regioni si stanno organizzando con controlli affidati ai droni, ma è possibile che basti la sorveglianza della polizia locale per impedire che si creino situazioni di rischio.
Insomma in attesa del decreto ufficiale molti sono i dubbi dei gestori degli stabilimenti balneari, preoccupati da una crisi del turismo che rischia di diventare devastante per chi ha poco spazio a disposizione e dunque rischia di non arrivare nemmeno al pareggio dei costi.