Gli squali sono meno pericolosi della scarsa conoscenza

FOBIE! Potremmo aggiungere l’attributo INGIUSTIFICATE ma è sempre molto difficile fornire una giustificazione ad alcune nostre paure. Tuttavia crediamo sia possibile renderle meno condizionanti!

LIFEGUARD La Compagnia del Mare opera da più di vent’anni nell’ambito della prevenzione e del soccorso in ambienti acquatici. Quando parliamo di mare, cerchiamo sempre di anteporre a tutte le nostre attività il rispetto dell’ambiente, della flora e della fauna marina. Per farlo in modo corretto e consapevole, è opportuno riservare una particolare attenzione a tutti gli esseri che lo abitano ma anche valutare la loro pericolosità in base al posto in cui ci troviamo.

Quando si parla di fauna marina e di pericoli ad essa correlati, al primo posto nelle classifiche troviamo generalmente il famigerato mangiatore di uomini: lo SQUALO (senza considerare che ci sono esseri marini molto più piccoli e pericolosi!).

Durante il gemellaggio con i nostri colleghi americani della U.S.L.A. di Miami, abbiamo avuto modo di capire quanto la presenza degli squali in certi mari possa essere pericolosa, soprattutto quando le attività dell’uomo si spingono nei punti in cui essi si dedicano anche alla ricerca di cibo. La loro formazione deve contemplare necessariamente protocolli specifici per prevenire e gestire eventuali attacchi di squalo e i mezzi nautici utilizzati per il soccorso devono essere rapidi e funzionali per favorire interventi efficaci.

Noi però viviamo in Italia e, per quanto possano essere presenti alcune specie, tutto questo terrore è davvero ingiustificato. Sono esseri che dobbiamo tutelare piuttosto che combattere o incentivare la loro eliminazione. Identificare lo squalo come uno dei maggiori pericoli in mare, rimanda ad una fobia tipica di una patologia molto diffusa ma poco nota: la talassofobia. In sintesi si tratta di un’inconsapevole paura del mare e di tutto ciò che si nasconde sotto la sua superficie di cui lo squalo è l’elemento più rappresentativo.

Pur essendo consapevoli che la possibilità di essere attaccati (benché esista!) è davvero remota, essa pesa sull’equilibrio psico-fisico di molti bagnanti più di qualsiasi rassicurante statistica.

Gran parte di questo “trauma diffuso” nasce dalla ricca produzione cinematografica sull’argomento diffusa negli anni ’70/’80, capace di rendere questo meraviglioso predatore marino un vero e proprio incubo. Pellicole che ne esaltavano la ferocia rivolta soprattutto all’uomo (agli ultimi posti, come “pietanza”, nella graduatoria delle sue preferenze). E’ anche vero che certi squali posso uccidere solo per gioco o curiosità ma anche questa eventualità è davvero rara (almeno nei nostri mari). Risale al 1989 l’ultimo attacco mortale di squalo in Italia!

Noi, da più di vent’anni, c’impegniamo per costruire la cultura della sicurezza in acqua, per ridurre i casi di mortalità per annegamento e di menomazioni (soprattutto nei bambini), ricordando a tutti che la preparazione e la conoscenza su come approcciarsi ad un ambiente acquatico è la migliore forma di prevenzione e sicurezza.

LIFEGUARD La Compagnia del Mare è fiera ed orgogliosa di contribuire, nelle zone in cui opera, alla drastica riduzione degli incidenti in mare e di abbassare la tragica media di circa 400 annegamenti l’anno che dal 2012 accompagna il nostro Paese.  La nostra mission è rendere le nostre spiagge e i nostri mari più sicuri, anche grazie ad investimenti su attrezzature più moderne e sulla formazione più completa di personale dedito a salvamento e soccorso.

Gli squali abitano i mari, alcuni in particolare. Basta imparare a conoscerli e rispettarli evitando imprudenze. Sterminarli significherebbe solo compromettere l’intero ecosistema marino e la nostra stessa esistenza.

LIFEGUARD La Compagnia del Mare –  PROGETTO Save the Sea

                                                                                                                                  ROBERTO DE IURE – @ildoctorbeach

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