Prevenzione in mare

Parliamo spesso delle azioni di salvataggio. Il principale compito di un Lifeguard è proprio quello di intervenire tempestivamente in caso di incidente in acqua. A tal fine c’è una preparazione teorica e pratica che il Lifeguard segue con costanza per poter garantire il massimo della sicurezza durante le ore di lavoro. Ma non dobbiamo mai trascurare l’importanza della prevenzione. Evitare che gli incidenti accadano è possibile. Ed è senza dubbio una vittoria in piu per un Lifeguard. Tanta soddisfazione e gratificazione genera un salvataggio andato a buon fine. Ma la vera vittoria la si ottiene quando nel tratto di spiaggia di propria competenza gli incidenti non si verificano affatto o per lo meno sono ridotti al minimo. In questo caso significa che si è svolto un ottimo lavoro al fine di prevenire gli incidenti. Ma all’atto pratico come avviene la prevenzione per un bagno sicuro?

E’ dunque necessario rafforzare alcune misure già in atto, per esempio estendendo la sorveglianza anche alle spiagge libere e a tal proposito ricordiamo che Lifeguard – La Compagnia del Mare presta i propri servizi presso le spiagge libere di molti comuni della costa adriatica e mediterranea. I bambini sono quelli maggiormente esposti ai pericoli perchè inconsapevoli dei rischi che corrono. Per questo motivo, Lifeguard- la Compagnia del Mare attua una vera e propria campagna di sensibilizzazione per esortare i genitori ad effettuare un maggior controllo sui bambini che si apprestano a fare il bagno e per non lasciarli mai soli in acqua.

Proprio in questi giorni si tiene l’evento “Papà ti salvo io”, giornate educative e al tempo stesso divertenti dove si spiegano le regole d’oro per un bagno sicuro. Per il pubblico in generale, è necessario che nei punti di accesso alle spiagge vengano fornite informazioni esaurienti con un’apposita cartellonistica circa la presenza della sorveglianza e gli eventuali pericoli intrinseci delle spiagge (correnti di ritorno, formazione di buche). Le bandiere devono essere sempre issate. Non dimentichiamo la comunicazione verbale. Il Lifeguard non deve essere solo prestante dal punto di vista fisico, ma deve avere anche buone doti comunicative con il bagnante: comunicare gli eventuali pericoli, spiegare le regole e i giusti comportamenti da tenere in spiaggia, esortare i genitori a prestare particolare attenzione quando i propri figli sono in acqua e non solo se vanno al largo, ma anche nei limiti delle acque sicure e a riva.

Lifeguard – La Compagnia del Mare si appresta a formare bagnini di salvataggio competenti a 360°, preparati ad affrontare salvataggi con l’ausilio di strumenti all’avanguardia; sempre aggiornati sui nuovi mezzi e sulle nuove tecniche di salvataggio e soprattutto in grado di prevenire incidenti per mezzo di campagne comunicative per educare e sensibilizzare il pubblico.

Il mare deve essere un luogo dove passare ore liete e serene.

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